Fondata dagli Arabi nel VII secolo, col nome di Fustat, nel punto in cui il Nilo si allarga a ventaglio a formare un grande delta, Il Cairo o El Qahira, la Vittoriosa, come la chiamarono i Fatimidi quando la eressero a loro capitale, nel 969. E’ da mille anni il cuore della vita egiziana. Una megalopoli che con i sobborghi comprende oltre 15 milioni di abitanti e si estende ampiamente non solo lungo la riva destra del fiume, raggiungendo Heliopolis a nord-est, ma anche a sinistra e sulle isole, valicando il Nilo su quattro grandi ponti.
Se per certi aspetti è una metropoli caotica, sovraffollata e piena di traffico, cresciuta a dismisura e deturpata da grandi sopraelevate, per altri è una città piena di fascino, in cui varie civiltà hanno lasciato impronte indelebili, nei monumenti, nei palazzi, nelle moschee e nelle chiese. La presenza islamica è certamente predominante, anche se non mancano interessanti testimonianze della tradizione cristiano-copta, come la bella chiesa di San Sergio.
E’ nelle moschee, tuttavia, che si esprime il meglio dell’architettura, di impronta islamica: da quella più antica, di Ibn Tulun, del IX secolo, alla moschea Al Azhar, del X secolo, a quella di Hassan, del XIV. Con i loro minareti e le loro cupole si ergono al disopra dei vicoli tortuosi ai piedi della Cittadella, complesso fortificato fatto erigere da Saladino nel 1176 da cui si gode un magnifico panorama su tutto Il Cairo, fino a Giza e Saqqara.
La città brulicante di vita che si estende al di sotto ha due punti nevralgici: la Gasaba, la più antica via del Cairo, e il grande bazar di Khan El Khalili, uno dei mercati più affascinanti del mondo. Poi c’è Il Cairo dei musei: che raccolgono e custodiscono quanto di più prezioso abbia lasciato la lunga storia dell’Egitto.
Il Museo Egizio è il più importante del mondo per l’abbondanza e il valore dei suoi reperti e contiene, tra l’altro, il tesoro trovato nella tomba del faraone Tutankhamon, divenuto famoso proprio perchè è stato l’unico di cui si è potuto trovare intatto il corredo funerario. Il Museo di Arte Islamica copre invece 12 secoli di storia e costituisce, con circa 130 mila oggetti, la maggiore collezione del genere.