Tour overview
Un po’ di storia….
Alessandria
Alessandria fu fondata nel 332 a.C. da Alessandro Magno.
Passando attraverso un piccolo villaggio di pescatori chiamato
Racutis, incantato dalla bellezza del posto e dalla posizione
ottimale dal punto di vista strategico, ordinò ai suoi architetti Dinocrates e Sostratus di costruire una città che portasse il suo nome. Alessandria fu costruita in stile greco, le strade furono pianificate verticalmente e orizzontalmente, collegandole tra loro da ponti in pietra, congiungendosi al Nilo mediante il ramo canopico; Alessandro fece circondare la città da mura di cinta fortificate e collegò la città ad un’isola chiamata Faros, dove solo successivamente fu costruito il Faro, considerato da Erodoto una delle sette meraviglie del mondo antico. La sua spedizione militare si estese in varie aree egiziane giungendo anche in pellegrinaggio a Siwa, per consultare l’oracolo di Amon. Alessandria fu la capitale d’Egitto in epoca Tolemaica, e città più importante del mondo Ellenico, divenendo inoltre centro del culto del Dio Serapis e luogo prescelto per la costruzione del suo tempio maggiore, fondendo il culto Egizio Antico con quelle di Osiride e quello greco di Zeus. Si può considerare Alessandria come crogiuolo del Mediterraneo, rappresentando un ibrido culturale ed architettonico di tutte le terre facenti parte del Mediterraneo. Attualmente Alessandria viene considerata seconda capitale d’Egitto, il suo porto è per il commercio e per il turismo locale un punto balneare di estrema importanza. Il suo clima in estate è molto mite rispetto le altre zone d’Egitto, offrendo sia ai suoi abitanti sia ai visitatori giornate troppo afose; i suoi siti archeologici di grande importanza culturale sono visitabili in un’unica giornata, fondendosi perfettamente con la cultura locale e i monumenti moderni.
Biblioteca di Alessandria
La biblioteca di Alessandria venne data alle fiamme nel I secolo a.C.; Giulio Cesare, arrivato ad Alessandria, trovò il conflitto tra Tolomeo XIII e Cleopatra VII, i due fratelli regnanti, decise di coinvolgere Cleopatra facendola alleare con lui e mettendola contro il fratello, decidendo di unire l’Egitto come stato facente parte dell’impero romano. Tolomeo XIII incitò il popolo alla rivoluzione contro la sorella, nel 43 a.C., e questa rivoluzione causò incendi in tutta la città comprendendo anche quella che era la biblioteca più importante e ricca di papiri, pergamene e libri storici rari. Qualche anno fa c’è stato un progetto, considerato “il progetto del secolo” ad Alessandria, nel quale si è deciso di riprodurre la vecchia biblioteca esistente con l’utilizzo di tecniche modernissime. Il progetto la ricostruzione su di un’area di 85,405 mq, di 11 piani, ognuno dei quali dedicato a diversi rami conoscenza: biblioteca multimediale, biblioteca per i non vedenti, il settore dei libri rari, uno dedicato ai bambini ed uno per i minorenni, un archivio Internet, il planetario di circa 100 persone, il museo scientifico, il museo dei manoscritti, il museo delle antichità, due aree dedicate alle varie mostre, due auditorium che possono contenere fino a 180 persone, ed una principale che potrà contenere 1630 persone sedute, oltre l’edificio per le conferenze esistente al suo fianco. La realizzazione del progetto ha un costo approssimativo di 200.000.000 di dollari, mentre il costo di manutenzione annuale si aggira intorno a 25.000.000 di dollari.
Moschea di Abu El Abras Al Mursi
La moschea di Abu El Abras Al Mursi fu costruita sopra una tomba di un uomo venuto dall’Andalusia di religione Islamica nel XIII secolo. La moschea fu ristrutturata nel 1775, mentre l’edificio attuale risaliva al 1943, considerandola la moschea più importante di tutta Alessandria per lo stile architettonico e i suoi minareti di 73 metri.
Fortezza di Qaytbay
La Fortezza di Qaytbay fu costruita nel 1479 dal sultano Qaytbay, utilizzando le pietre delle rovine del faro di Alessandria, fece costruire la fortezza per proteggere i confini settentrionali dell’Egitto. Il faro di Alessandria, considerato da Erodoto una delle sette meraviglie al mondo, alto 120 metri, si è rovinato nel corso degli anni: con il terremoto del 700 è andata distrutta la sua lanterna posta sulla sommità cilindrica, nel 1100 con un successivo terremoto mandò persa definitivamente anche la sottostante sezione ottagonale, lasciando la base quadrata con le sue 300 camere, utilizzate come magazzini per il carburante e dormitori per gli operai, distruggendosi completamente con il terremoto del 1307.
La colonna di Pompeo
La colonna di Pompeo fu eretta nel 300 a.C., in onore dell’Imperatore Diocleziano, per aver salvato Alessandria dalla carestia, inviando grano per sfamare il popolo alessandrino; il popolo pensava fosse stata creata per sostenere il vaso con le cenerei di Pompeo, venendo a conoscenza solamente in seguito della reale costruzione. In principio la colonna si presentava in granito alto 22 metri, fu costruita al centro di un cortile facente parte del tempio maggiore di Serapis dove all’interno dei suoi tunnel sotterranei era collocata la biblioteca religiosa con la collezione di libri più importanti al mondo considerata la seconda per importanza dopo quella principale di Alessandria.
Kom Eshokafa
Le catacombe di Kon Eshokafa furono scoperte nel 1900 accidentalmente da un mulo che ci piombò all’interno. La serie di tombe sotterranee sono sicuramente le più belle e le più importanti di tutta Alessandria, sono decorate con figure miste rappresentanti l’arte egizia fusa con l’arte greco romana di un’armonia unica. Originariamente la tomba principale fu costruita per uno dei nobili viventi all’epoca, utilizzata in seguito aggiungendo una serie di tunnel e loculi per la sepoltura collettiva di atleti campioni. Interessante da visitare all’interno delle catacombe è anche il luogo di sepoltura dedicato ai cavalli.
Museo Greco Romano
Il museo Greco Romano fu costruito nel 1895 per depositarvi in modo cronologico e tipologico tutti i resti rinvenuti dagli scavi archeologici di Alessandria e delle zone limitrofe. Il Museo è formato da 22 camere dove in ognuna vi è disposta meticolosamente ogni collezione rinvenuta; tra le collezioni più importanti sicuramente troviamo quella di monete antiche e la collezione delle min statue chiamate Tanagra.
El Alamein
L’ultimo punto di estensione dove sono arrivate le truppe italiane e tedesche durante la seconda guerra mondiale; precisamente il 28 giugno 1942, gli inglesi si sono ritirati fino ad El Alamein così le truppe italiane e tedesche sono avanzate fino qui. Il 12 maggio 1943 le truppe italiane e tedesche si sono arrese all’ottava divisione delle truppe alleate. Alamein è un piccolo centro abitato da beduini che vivono di pesca e agricoltura, è uno dei punti balneari più belli della costa egiziana con la sua sabbia bianca ed il mare color turchese. Questa particolare sabbia è utilizzata per realizzare cristalli e microchip di silicio. Dopo la seconda guerra mondiale iniziò ad essere frequentata dalla classe sociale più elevata d’Egitto, dopodiché le porte si aprirono anche a molti turisti per la visita dei cimiteri e sacrari militari dedicati a tutte le nazioni che hanno partecipato alla guerra.
Museo militare
Ci sono moltissimi esemplari di armature e divise militari utilizzati nella guerra, vari averi personali dei soldati deceduti, alcuni dei quali appartenenti al maresciallo Rommel.
Cimitero degli alleati
Il cimitero degli alleati con le sue 7500 tombe di soldati Markati, segnalati con steli funerarie, dove troviamo scritti i loro nomi, la religione e il paese di provenienza. Sulla cinta del cimitero ci sono incisi i nomi di migliaia di soldati persi in azione.
Sacrario Italiano
Il sacrario italiano sorge su di una vasta area in collina che il governo Egiziano ha concesso all’Italia per un periodo di 99 anni. Nelle zone limitrofe a questa ampia pianura desertica si consumarono le sanguinose battaglie di El Alamein, distante da Alessandria circa 120 km. Il sacrario è stato progettato dall’ingegner Paolo Caccia Dominioni, la struttura è una torre ottagonale leggermente ristretta verso l’alto che si allarga alla base in un ampio padiglione; all’interno sono custodite le Spoglie dei Caduti, illuminate da 5 ampie finestre che assicurano l’illuminazione e consentono una veduta panoramica verso il mare; al centro della galleria vi è posizionato l’altare con un’ampia croce che si innalza all’interno della torre. La base italiana “Quota 33”, che si dedicò per molti anni al recupero delle Salme dei Caduti, ora è utilizzata come base logistica.